La versatilità della stampa 3D è uno dei fattori chiave che rende questa tecnologia abilitante ed adattabile ai più svariati contesti industriali e produttivi nei quali viene inserita. Un esempio di utilizzo in continuo divenire è quello dell'azienda campana LSM Composite.
LSM Composite è specializzata in progettazione e realizzazione di parti e attrezzature in materiale composito, principalmente componenti in fibra di carbonio per i settori aerospace, automotive, navale e ferroviario. Lavorazioni che implicano un altissimo livello di competenze e soprattutto l'utilizzo di strumentazioni all'avanguardia e innovative. Proprio in quest'ottica l'azienda nel 2020 ha deciso di inserire nella propria realtà la
stampante 3D F900 di Stratasys.
Una scelta vincente, come racconta Angelo Simone, Manufacturing Engineer di LSM: “A giugno 2020 la Società ha deciso di investire nella stampa 3D di grande formato FDM Stratasys, con l’obiettivo di produrre parti ad uso finale ed attrezzature di laminazione specifici per il settore aerospace. La possibilità di stampare materiali tecnici ad alte prestazioni come PC (Policarbonato), ULTEM™ 1010 filament e ULTEM™ 9085 filament, ci ha aperto campi di applicazione e nuovi modelli di business."
In particolare hanno utilizzato con ottimi risultati il polimero ULTEM™ 1010 filament per la realizzazione di attrezzi di laminazione funzionali alla produzione di parti di fusoliera in CFRP (Carbon Fiber Reinforced Polymer) di un drone unmanned classificato come MALE (Medium Altitude Long Endurance) e per dime di posizionamento, taglio e foratura in ambito automotive. In aggiunta, nell’ambito di una importante commessa per un’azienda leader in ambito aeronautico, sono in fase di ingegnerizzazione condotti ECS (environmental control system ducting) realizzati in ULTEM™ 9085 filament.
Materiali termoplastici tecnici che hanno caratteristiche termiche e meccaniche capaci di rispondere anche agli stringenti requisiti richiesti da settori come quello aeronautico, ferroviario e automobilistico. Nel caso di ULTEM™ 9085 filament e ULTEM™ 1010 filament il valore aggiunto è anche l'ottimo rapporto resistenza/peso che permette di creare componenti sufficientemente resistenti ma decisamente più leggeri rispetto ad altri ottenuti con metodi tradizionali.
Avere a disposizione una stampante 3D di questo livello stimola tecnici e ingegneri a pensare a quali possano essere tutte le applicazioni possibili all'interno dell'azienda stessa. Dopo circa un anno di utilizzo della tecnologia FDM Stratasys, dedicato alla produzione di attrezzature NNS (near net shape) e parti ad uso finale per il settore aerospace, l’accresciuto know-how sulla fabbricazione additiva ha permesso loro di ampliare il campo di azione con la realizzazione di componenti a supporto dei processi produttivi interni.
"Grazie alla stampa 3D – prosegue Angelo Simone – abbiamo efficientato molte fasi di lavorazione sui vari Programmi in essere, realizzando in house e just in time, attrezzature, hand tools ed ausiliari e alla stampa 3D ad alto valore aggiunto, slegandoci completamente dalle catene di fornitura tradizionali. Utilizzando la stampante 3D F900 di Stratasys riusciamo perciò sia a rispondere in maniera puntuale alle richieste custom dei nostri Clienti, comprimendo il time to market, sia migliorare il sistema di produzione interno".
Produrre pezzi e componenti progettati in DfAM (Design for Additive Manufacturing) garantisce un vantaggio competitivo ed una quota di mercato. Il cosiddetto space design aperto dall’additive manufacturing, ovvero la capacità di posizionare materiale laddove è utile, senza alcun vincolo di realizzazione e per le geometrie più complesse, è il vero game changer.
“Avere a disposizione questa tecnologia ci ha permesso di sperimentare ed ampliare il nostro know-how in ambito generative design, reverse engineering e digital manufacturing. Sono certo che questo costante processo di upskilling ci permetterà in futuro di sfruttare appieno il potenziale immenso di una stampante 3D come la F900 di Stratasys. E' un processo di crescita che apre a nuove e, fino a poco fa, impensabili opportunità” conclude Angelo Simone.