Il cambiamento e l’attitudine verso un processo funzionale e di digitalizzazione della filiera sta diventando sempre più una realtà tra le aziende italiane.
La caduta di pregiudizi e stereotipi sulla tecnologia additiva, parte fondamentale di questo cambiamento, e il costante miglioramento di stampanti e sistemi, sta permettendo finalmente a una platea sempre più ampia di aziende di avvicinarsi alla stampa 3D, specialmente per quanto riguarda i sistemi a metallo.
Uno dei fattori che ha contribuito a cambiare le carte in tavola è stato il sempre maggiore consenso ottenuto dalle stampanti 3D a metallo del produttore statunitense Xact Metal. Impianti che utilizzano la tecnologia
PBF – Powder Bed Fusion, fusione del letto di polvere basata su laser per creare parti finali di alta qualità direttamente da un modello CAD 3D, paragonabili a quelle ottenute dalla lavorazione del pieno.
Il grande vantaggio di stampanti 3D come
XM200G è che pur presentando un’architettura e features da stampante industriale, richiedono un investimento iniziale decisamente più contenuto rispetto a molti competitor. Caratteristiche e peculiarità che, in combinazione al supporto di partner qualificati come
Energy Group (azienda di
SolidWorld Group) hanno contribuito ad attrarre l’interesse delle imprese italiane, portando il tessuto industriale ad investire convintamente nelle stampanti 3D a metallo di
Xact Metal.
Meccanica Tecnica e
Officine PIKI: due esempi di successo con l’installazione di stampanti 3D a metallo
XM200G Xact Metal in aziende operanti sul territorio nazionale
Federico Gilioli, responsabile tecnico di
Meccanica Tecnica - “
Abbiamo in casa l’impianto e i primi test sono estremamente positivi. La qualità del dettaglio di stampa è a livelli molto alti e allo stesso tempo ha una produttività molto interessante rispetto ad altre tecnologie additive. Abbiamo scelto di acquistare la stampante XM200G perché è il giusto compromesso per le nostre esigenze, con una camera di stampa di buone dimensioni (150x150x150 mm). Una volta stampato il materiale è compatto e rasenta una densità del 100%.
I pezzi - conclude Gilioli
- non hanno porosità o cavità e questo è un risultato straordinario se paragonato ad altre tecniche additive. La finitura è così buona che per alcune applicazioni può anche bastare la sola rimozione dei supporti, per ottenere il componente ad uso finale”.
XM200G di Xact Metal si è rivelata inoltre la soluzione perfetta per andare a integrare con la tecnologia additiva i reparti di aziende le quali possiedono già impianti tradizionali per la lavorazione del metallo, come Officine PIKI, la cui grande esperienza ha permesso di cogliere immediatamente le potenzialità di questa stampante a letto di polvere.
Davide Vitali,
CEO Officine PIKI – “
La stampa 3D a metallo rappresenta per noi una scelta strategica fondamentale, per ampliare l’uso della manifattura additiva in sempre più ambiti. La stampante 3D XM200G si integra perfettamente con i sistemi già presenti in azienda, offrendo il vantaggio di una soluzione nuova, specialmente nell’ambito della prototipazione di componenti complessi, con diversi metalli e leghe.

Il nostro obiettivo è quello di offrire ai nostri clienti un ciclo di lavoro sempre più rapido, sostenibile e funzionale tramite service AM, incrementando un reparto apposito in azienda. La soluzione Xact Metal, da poco parte della nostra “equipe” ma con risultati già ottimi, si sta rivelando un valido alleato”.